«I ragazzi non amano i baci». Su «Ernesto» di Saba
Ernesto nasce nella clinica romana Villa Electra, dove Saba si trova ricoverato fra la primavera e l’estate del 1953. È certamente la condizione di riposo forzato a far riaffiorare alla mente del vecchio poeta quel testo così personale e impregnato di maternità. In un momento così particolare della sua vita, malato e ormai anziano, Saba sembra rinascere in questo breve romanzo, quasi come vivesse una catarsi da tutti i ricordi giovanili che lo tormentavano. Il libro nasce incompiuto e postumo. Al rientro a Trieste Saba verrà colto da nuove crisi nervose, l’opera apparirà come un’ossessione che... Mehr ...
Verfasser: | |
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Dokumenttyp: | Artikel |
Erscheinungsdatum: | 2022 |
Verlag/Hrsg.: |
Zenodo
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Schlagwörter: | Umberto Saba / Ernesto |
Sprache: | Italian |
Permalink: | https://search.fid-benelux.de/Record/base-29679720 |
Datenquelle: | BASE; Originalkatalog |
Powered By: | BASE |
Link(s) : | https://doi.org/10.5281/zenodo.7605102 |
Ernesto nasce nella clinica romana Villa Electra, dove Saba si trova ricoverato fra la primavera e l’estate del 1953. È certamente la condizione di riposo forzato a far riaffiorare alla mente del vecchio poeta quel testo così personale e impregnato di maternità. In un momento così particolare della sua vita, malato e ormai anziano, Saba sembra rinascere in questo breve romanzo, quasi come vivesse una catarsi da tutti i ricordi giovanili che lo tormentavano. Il libro nasce incompiuto e postumo. Al rientro a Trieste Saba verrà colto da nuove crisi nervose, l’opera apparirà come un’ossessione che sconvolgerà gli ultimi anni del poeta. Testimone ne è la lettera che scrive a Linuccia il 20 luglio 1953 affermando:«Insomma Ernesto poteva sì nascere a Trieste, ma non risuscitarvi. Risuscitarvi non poteva che a Roma e in quella stanza di quella clinica».