«I triestini il sabato non vanno a conferenze». Pasolini e la poesia triestina: Giotti, Saba, Marin
Nel 1946 Giani Stuparich, con il supporto dell’élite culturale cittadina, fondò a Trieste il Circolo della Cultura e delle Arti, per diffondere una cultura capace di orientare e superare le tensioni di quel difficile dopoguerra. Tra i tanti scrittori chiamati a tenere delle conferenze ci fu Pier Paolo Pasolini, che fin dal 1951 aveva cominciato a seguire la produzione di alcuni poeti giuliani, dei “dialettali” Virgilio Giotti e Biagio Marin oltre che, ovviamente, di Umberto Saba, di cui ammirava la “finta semplicità” linguistica. Tra i protagonisti della poesia triestina del Novecento le inter... Mehr ...
Verfasser: | |
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Dokumenttyp: | Buch |
Erscheinungsdatum: | 2022 |
Verlag/Hrsg.: |
EUT Edizioni Università di Trieste
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Schlagwörter: | Pier Paolo Pasolini / Giani Stuparich / Biagio Marin / Virgilio Giotti / Umberto Saba / Circolo della Cultura e delle Arti / Trieste / Poesia triestina / dialetto / Grado / Lingue / letteratura e teatro |
Sprache: | Italian |
Permalink: | https://search.fid-benelux.de/Record/base-29257762 |
Datenquelle: | BASE; Originalkatalog |
Powered By: | BASE |
Link(s) : | http://hdl.handle.net/10077/34197 |
Nel 1946 Giani Stuparich, con il supporto dell’élite culturale cittadina, fondò a Trieste il Circolo della Cultura e delle Arti, per diffondere una cultura capace di orientare e superare le tensioni di quel difficile dopoguerra. Tra i tanti scrittori chiamati a tenere delle conferenze ci fu Pier Paolo Pasolini, che fin dal 1951 aveva cominciato a seguire la produzione di alcuni poeti giuliani, dei “dialettali” Virgilio Giotti e Biagio Marin oltre che, ovviamente, di Umberto Saba, di cui ammirava la “finta semplicità” linguistica. Tra i protagonisti della poesia triestina del Novecento le interazioni culturali ed amicali erano iniziate nei lontani anni fiorentini della «Voce», e continuarono variamente in seguito, mentre i loro profili critici, anche successivi, prendevano consistenza anche grazie a quelle letture del giovane Pasolini, destinato a diventare uno dei più importanti influencer della letteratura italiana contemporanea.