Spunti cancellereschi e autonomie dei redattori nella documentazione del principato sabaudo (secoli XII e XIII): nuove proposte di indagine
ITALIANO: Lo studio indaga alcuni aspetti del rapporto fra i conti di Savoia e i redattori della loro documentazione, ricostruendo gli effetti che tale rapporto ebbe sui piani delle strutture testuali, delle prassi autenticatorie e delle grafie. In Piemonte la dinastia sfruttò sistematicamente le prestazioni di notai imperiali. Nei vari settori dei domini transalpini e in valle d’Aosta, invece, la documentazione sabauda fu redatta sino alla fine del secolo XII da professionisti locali della documentazione (prevalentemente chierici provenienti dagli entourages scrittori vescovili e monastici),... Mehr ...
Verfasser: | |
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Dokumenttyp: | Capitolo di libro |
Erscheinungsdatum: | 2019 |
Verlag/Hrsg.: |
Società Ligure di Storia Patria
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Schlagwörter: | D111 Medieval History |
Sprache: | Italian |
Permalink: | https://search.fid-benelux.de/Record/base-29255076 |
Datenquelle: | BASE; Originalkatalog |
Powered By: | BASE |
Link(s) : | http://www.rmoa.unina.it/5591/ |
ITALIANO: Lo studio indaga alcuni aspetti del rapporto fra i conti di Savoia e i redattori della loro documentazione, ricostruendo gli effetti che tale rapporto ebbe sui piani delle strutture testuali, delle prassi autenticatorie e delle grafie. In Piemonte la dinastia sfruttò sistematicamente le prestazioni di notai imperiali. Nei vari settori dei domini transalpini e in valle d’Aosta, invece, la documentazione sabauda fu redatta sino alla fine del secolo XII da professionisti locali della documentazione (prevalentemente chierici provenienti dagli entourages scrittori vescovili e monastici), mentre dagli anni intorno al 1200 gli atti comitali furono spesso prodotti da notai itineranti provenienti soprattutto dalla Savoia. In quella zona i notai potevano avere una nomina vescovile, comitale o imperiale (spesso ne associavano più d’una) e le prassi notarili differivano da quelle riscontrabili in Italia per formulario, modalità di convalida e caratteri estrinseci. I notai-ufficiali sabaudi (detti in molti casi notarii comitis) riadattarono quelle prassi tenendo conto di molteplici fattori: le ambizioni della committenza, tra richiami a una legittimità pubblica e bisogni di spendibilità amministrativa; le tradizioni giuridiche dei luoghi di redazione degli atti; gli esiti variabili della dialettica tra l’autonomia professionale del redattore e la sua subordinazione funzionariale ai conti. / ENGLISH: The study investigates some aspects of the relationship between the counts of Savoy and the scribes who produced their documents, and reconstructs the effects that this relationship had on textual structures, authenticating practices and graphic forms. In Piedmont, the dynasty systematically exploited the work of imperial notaries. In the various sectors of the transalpine domains and in the Aosta valley, the documents concerning the counts were written by local scribes (mainly clerics from the entourages of bishops and abbots) until the end of the 12th century; after 1200 many Sabaudian acts were produced by itinerant ...