"Et licet non soleat consilium.". Una 'decisione' di un supremo tribunale sabaudo agli inizi dell'età moderna

Viene esaminata una ‘decisione’, ossia la ratio decidendi, adottata nel gennaio 1532 dal consiglio ducale residente a Chambéry nella risoluzione del processo promosso dal fisco contro Ugo Amblard, signore di Montgelat, imputato di tentato omicidio nella persona del fratello Amedeo, signore di Fenestraux. La pronuncia appare particolarmente significativa sia in quanto costituisce, almeno per l’area e per l’epoca considerate, un precoce esempio di sentenza motivata, per di più in materia penale, emessa da una delle corti superiori operanti negli Stati sabaudi agli albori dell’età moderna, sia in... Mehr ...

Verfasser: Elisa Mongiano
Dokumenttyp: Artikel
Erscheinungsdatum: 2018
Schlagwörter: -Decisiones -Grandi Tribunali -Porporato Giovanni Francesco
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-28842373
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
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Link(s) : http://hdl.handle.net/2318/1669383

Viene esaminata una ‘decisione’, ossia la ratio decidendi, adottata nel gennaio 1532 dal consiglio ducale residente a Chambéry nella risoluzione del processo promosso dal fisco contro Ugo Amblard, signore di Montgelat, imputato di tentato omicidio nella persona del fratello Amedeo, signore di Fenestraux. La pronuncia appare particolarmente significativa sia in quanto costituisce, almeno per l’area e per l’epoca considerate, un precoce esempio di sentenza motivata, per di più in materia penale, emessa da una delle corti superiori operanti negli Stati sabaudi agli albori dell’età moderna, sia in quanto il supremo Tribunale si avvalse, in tale contingenza, del consilium del celebre giureconsulto Giovanni Francesco Porporato.