Le politiche ecclesiastiche sabaude in Sardegna durante il governo del ministro Bogino (1759-1773)

Nella prima parte del Settecento, in seguito agli accordi di pace conclusi tra le potenze europee alla fine della Guerra di Successione spagnola, il Regno di Sardegna passò sotto la dominazione dei Savoia. Se inizialmente il governo torinese mantenne nell’isola un atteggiamento di sostanziale continuità con la passata dominazione spagnola, limitando i suoi interventi a provvedimenti parziali e mirati alla risoluzione di singoli problemi, dalla metà degli anni cinquanta le autorità sabaude studiarono e misero in atto un organico programma di riforme che andarono a toccare pressoché tutti g... Mehr ...

Verfasser: MASTINO, BARBARA
Dokumenttyp: doctoralThesis
Erscheinungsdatum: 2009
Verlag/Hrsg.: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Schlagwörter: Settecento / Sardegna / politiche ecclesiastiche / Bogino / Lorenzo / seminari / vescovi / Settore M-STO/04 - STORIA CONTEMPORANEA / Settore M-STO/02 - STORIA MODERNA
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-27660609
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : http://hdl.handle.net/2108/1045

Nella prima parte del Settecento, in seguito agli accordi di pace conclusi tra le potenze europee alla fine della Guerra di Successione spagnola, il Regno di Sardegna passò sotto la dominazione dei Savoia. Se inizialmente il governo torinese mantenne nell’isola un atteggiamento di sostanziale continuità con la passata dominazione spagnola, limitando i suoi interventi a provvedimenti parziali e mirati alla risoluzione di singoli problemi, dalla metà degli anni cinquanta le autorità sabaude studiarono e misero in atto un organico programma di riforme che andarono a toccare pressoché tutti gli ambiti della vita sociale e politica del regno. Un interesse particolare fu rivolto alla riforma delle istituzioni ecclesiastiche, in particolare delle diocesi e delle parrocchie, del «sistema» dei conventi e degli enti deputati alla formazione dei chierici. In linea con l’atteggiamento tenuto da alcuni altri governi cattolici italiani ed europei, anche quello sabaudo intendeva infatti coinvolgere la Chiesa nelle riforme, limitando i suoi privilegi in funzione del benessere «pubblico» e servendosi della sua articolata organizzazione come base per il consolidamento del potere civile. La ricerca è volta proprio a studiare le politiche ecclesiastiche, ed è diretta in modo particolare all’analisi del modo in cui esse furono ideate. La figura chiave intorno alla quale ruota il discorso è quella di Giovanni Battista Lorenzo Bogino, già energico ministro della Guerra nel governo torinese e in seguito diretto responsabile degli «affari sardi». Dalla metà degli anni cinquanta fu lui a occuparsi direttamente di ideare e di mettere in atto le riforme nell’isola, e nello svolgere questo compito applicò il metodo del «governar per giunte» già impiegato con successo nel ducato. Anche per la pianificazione degli interventi in campo ecclesiastico, infatti, il ministro creò, sia a Torino sia a Cagliari, capitale del regno sardo, delle commissioni consultive incaricate di studiare un piano di riforma organico ed efficace. Inoltre ...