Visiting the Theatre of War: Fortresses, battlefields, and the bellicose past of the southern Low Countries (1697-1750)

Visitando il teatro della guerra. Fortezze, campi di battaglia, e memorie di guerra nei Paesi Bassi meridionali (1697-1750)Dagli ultimissimi anni del Seicento in poi, la zona sud-orientale dei Paesi Bassi meridionali, con città quali Liegi e Namur, diventava meta di viaggiatori e turisti curiosi di visitare i luoghi che solo alcuni anni prima erano stati devastati nelle campagne militari di Luigi XIV. A cominciare dalla guida di Jean-Baptiste II Christyn, Les Délices des Païs-Bas (1697), una produzione corografica chiaramente modellata su esempi precedenti relativi soprattutto ai Paesi Bassi s... Mehr ...

Verfasser: Verhoeven, Gerrit
Dokumenttyp: Artikel
Erscheinungsdatum: 2014
Schlagwörter: Italiaanse taal en cultuur / Jean-Baptiste II Christyn / war memories / guidebooks / Southern Netherlands / battlefield tourism
Sprache: Englisch
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-27610104
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : https://dspace.library.uu.nl/handle/1874/300040

Visitando il teatro della guerra. Fortezze, campi di battaglia, e memorie di guerra nei Paesi Bassi meridionali (1697-1750)Dagli ultimissimi anni del Seicento in poi, la zona sud-orientale dei Paesi Bassi meridionali, con città quali Liegi e Namur, diventava meta di viaggiatori e turisti curiosi di visitare i luoghi che solo alcuni anni prima erano stati devastati nelle campagne militari di Luigi XIV. A cominciare dalla guida di Jean-Baptiste II Christyn, Les Délices des Païs-Bas (1697), una produzione corografica chiaramente modellata su esempi precedenti relativi soprattutto ai Paesi Bassi settentrionali cominciava a stimolare tale nuovo fenomeno di ‘turismo dei campi di battaglia’, presentando la regione in una veste militare appositamente accentuata per soddisfare questo nuovo mercato turistico. Verhoeven dimostra il successo di questo tentativo di ‘region branding’, illustrando non solo il crescente flusso di viaggiatori a questa regione prima solo raramente visitata, ma anche l’impatto preciso di alcuni testi corografici, la cui impronta è chiaramente riconoscibile negli appunti di alcuni viaggiatori e perfino nei percorsi turistici offerti sul luogo a questi visitatori.