Lo schermo e lo specchio: migranti italiani nei mass-media (1946-1984) ; The screen and the mirror: Italian migrants in Belgian mass-media (1946-1984)

Dottorato di ricerca in Società, istituzioni e sistemi politici europei (19.-20. secolo) ; Una ricerca sull’emigrazione italiana, in Belgio, nel secondo dopoguerra, legata ai temi della rappresentazione e della auto-rappresentazione mediatica. E’ prevalso in questa analisi, lo studio di “nuovi” media come cinema, radio e tv (INR, RTB e successivamente RTBF) e infine la presenza in rete. Dalla firma dei trattati bilaterali alla presa di coscienza delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori italiani, attraverso i mass-media belgi, si è cercato di tracciare l’evoluzione nella rappresentaz... Mehr ...

Verfasser: Caprarelli, Anna
Dokumenttyp: Doctoral Thesis
Erscheinungsdatum: 2010
Verlag/Hrsg.: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Schlagwörter: Emigrazione / Europa / Italia / Belgio / Marcinelle / Bois du Cazier / Carbone / Miniera / Minatore / Accordo bilaterale / CECA / Rappresentazione / Autorappresentazione / Mass media / Cinema / Radio / Televisione / Ciao amici / Internet / Storia contemporanea / Periodo post-bellico / Paul Meyer / Emigration / Europe / Italy / Belgium / Coal / Mine / Coal worker / Miner / Bilateral treaty / ECSC / Representation / Self representation / Movie / Television / Contemporary history / Post war era / M-STO/04
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-27306319
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : http://hdl.handle.net/2067/995

Dottorato di ricerca in Società, istituzioni e sistemi politici europei (19.-20. secolo) ; Una ricerca sull’emigrazione italiana, in Belgio, nel secondo dopoguerra, legata ai temi della rappresentazione e della auto-rappresentazione mediatica. E’ prevalso in questa analisi, lo studio di “nuovi” media come cinema, radio e tv (INR, RTB e successivamente RTBF) e infine la presenza in rete. Dalla firma dei trattati bilaterali alla presa di coscienza delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori italiani, attraverso i mass-media belgi, si è cercato di tracciare l’evoluzione nella rappresentazione della figura del migrante per valutare le modalità e il livello d’integrazione nella società d’arrivo. Quale importanza ebbero nella “rappresentazione” mediatica della società belga? Gli italiani necessari per vincere la "Bataille du Charbon” furono purtroppo indelebilmente legati all’alleanza con la Germania nazista. Fin da subito idee “a priori” entrano nell’opinione pubblica belga. Gli emigrati italiani sono oggetto di critiche, ironie e sarcasmi. D’altro canto sono spesso relegati in gruppi sociali chiusi, con usanze diametralmente diverse dal paese d’accoglienza. Inoltre nei periodi di crisi, gli immigrati sembrano diventare le prime vittime del malcontento sociale. Lo “shock culturale” fa il resto. Tuttavia da queste differenze nasce un confronto costruttivo che inizia a dare i suoi frutti e permette di verificare quali tratti d’assimilazione gli italiani del Belgio acquisiscono nel tempo, adottando progressivamente il modo di vivere locale, in una particolare commistione di usanze e di linguaggi. La televisione diventa il simbolo di questa società mista ormai unita nei consumi. Una televisione che da un lato uniforma i comportamenti e le mentalità ma che dall’altro lato mostra anche l’emigrato come diverso, denunciando talvolta i disequilibri sociali tangibili. Si sottolinea anche la situazione cinematografica belga e la difficile rappresentazione della comunità italiana. Una rappresentazione spesso negata fino ...