Il complesso di San Saba. Vicende costruttive e interventi di restauro

Nonostante le cospicue ricerche condotte sulle chiese romane, il complesso di S. Saba è per alcuni aspetti ancora poco conosciuto. Disposto sulla sommità dell’Aventino minore, l’insediamento è costituito dall’omonima basilica, dalla casa parrocchiale adiacente al lato sud e da un ulteriore edificio, attiguo alla parete nord; un alto muro di cinta perimetra l’insieme, isolandolo dal contesto urbano circostante. Gli edifici attuali insistono su strutture preesistenti, conservate sotto il sedime della chiesa e riportate alla luce nel primo decennio del Novecento: l’ambiente principale è costituit... Mehr ...

Verfasser: CUTARELLI, SILVIA
Dokumenttyp: doctoralThesis
Erscheinungsdatum: 2017
Verlag/Hrsg.: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Schlagwörter: S. Saba / Aventino minore / chiese / Roma / Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura / Settore ICAR/19 - Restauro / Settore ICAR/18 - Storia dell'Architettura
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-27268354
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : http://hdl.handle.net/11573/999714

Nonostante le cospicue ricerche condotte sulle chiese romane, il complesso di S. Saba è per alcuni aspetti ancora poco conosciuto. Disposto sulla sommità dell’Aventino minore, l’insediamento è costituito dall’omonima basilica, dalla casa parrocchiale adiacente al lato sud e da un ulteriore edificio, attiguo alla parete nord; un alto muro di cinta perimetra l’insieme, isolandolo dal contesto urbano circostante. Gli edifici attuali insistono su strutture preesistenti, conservate sotto il sedime della chiesa e riportate alla luce nel primo decennio del Novecento: l’ambiente principale è costituito dai resti di un’aula tardoantica, adattata a oratorio di un monastero altomedievale. La basilica superiore, l’attiguo chiostro e gli edifici annessi – ricostruiti nel basso Medioevo – sono stati trasformati e ampliati a più riprese fino al XVII secolo, quando è iniziato un lungo periodo di declino e abbandono. All’inizio del XX secolo, l’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura intraprese il restauro e lo scavo della basilica, mentre fra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso – dopo l’elevazione del complesso a sede parrocchiale – furono avviati consistenti lavori di adeguamento degli edifici attigui. La disamina dei principali contributi di ricerca evidenzia la mancanza di studi recenti che, attraverso l’esame delle fonti d’archivio e l’analisi diretta degli edifici, contribuiscano a chiarire le vicende architettoniche dell’intero complesso. La storiografia esistente privilegia un taglio archeologico e storico-artistico, interessandosi soprattutto alle strutture ipogee di età tardoantica e altomedievale. Parallelamente, i saggi relativi alle trasformazioni bassomedievali sono poco numerosi e la maggior parte di questi si riferisce a periodi cronologicamente circoscritti o ad argomenti particolari, quali le tecniche costruttive, il reimpiego di spolia, la schola cantorum, gli affreschi, le epigrafi; mancano, invece, studi specifici relativi all’organismo architettonico e alle sue successive addizioni. ...