Antico e Nuovo ad Agliè, Govone, Racconigi. Progetti di “piccola scala” in grandi preesistenze

ITA: Le Residenze Sabaude entrano nella World Heritage List nel 1997, anno fecondo di riconoscimenti per il patrimonio italiano. Si tratta di un sito seriale, composto da architetture monumentali che connotano la città ex capitale (Torino) e da “delitie” di campagna, con giardini e parchi a formare vasti presidi territoriali, il cui riconoscimento e messa a sistema si è sostanzialmente compiuto. Tuttavia, nella loro eterogeneità, ognuno dei beni rivela alcuni nuclei irrisolti (per vastità dimensionale e scarsità di risorse), cui la tutela istituzionale deve sovrintendere, che allo stesso... Mehr ...

Verfasser: Naretto Monica
Dokumenttyp: bookPart
Erscheinungsdatum: 2022
Verlag/Hrsg.: All’Insegna del Giglio
Schlagwörter: Residenze Sabaude / Restauro / Conservazione / Riuso / Progetto / Sostenibilità / Qualità / Royal House of Savoy / Restoration / Preservation / Reuse / Projetct / Sustainability / Quality
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-27256719
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : https://hdl.handle.net/11583/2974347

ITA: Le Residenze Sabaude entrano nella World Heritage List nel 1997, anno fecondo di riconoscimenti per il patrimonio italiano. Si tratta di un sito seriale, composto da architetture monumentali che connotano la città ex capitale (Torino) e da “delitie” di campagna, con giardini e parchi a formare vasti presidi territoriali, il cui riconoscimento e messa a sistema si è sostanzialmente compiuto. Tuttavia, nella loro eterogeneità, ognuno dei beni rivela alcuni nuclei irrisolti (per vastità dimensionale e scarsità di risorse), cui la tutela istituzionale deve sovrintendere, che allo stesso tempo esprimono potenzialità valoriali e attrattive. Il contributo illustra alcuni progetti sviluppati a contatto con la realtà materiale e culturale delle Residenze, in particolare Agliè, Govone e Racconigi, di concerto con gli istituti di tutela e i soggetti proprietari, riguardanti diversificati spazi in attesa di restauro e valorizzazione, oggi non fruiti ed esterni ai percorsi di visita. L’approccio si misura necessariamente con continui cambi di scala e valori irriproducibili: dal paesaggio culturale, al sito, al sistema costruttivo, all’apparato storico-artistico, ma anche con la complessità delle stratificazioni, con le ragioni originarie di committenza, con l’offerta culturale in essere. Al centro del progetto c’è la ricerca di rinnovate funzioni, o di “miglioramenti”, che promuovano la salvaguardia dell’architettura storica e il suo ruolo di risorsa attiva, verso il futuro. Emergono questioni cogenti del dibattito sul restauro, come la ricerca dell’equilibrio tra conservazione e innovazione, la previsione di una fruizione che contemperi etica, coinvolgimento e inclusione, il perseguimento della qualità nell’intervento tra “regola dell’arte” e sostenibilità ambientale, tra eccezionalità, universalità e una rinnovata domanda culturale che risente del complesso periodo storico che stiamo attraversando. / ENG: The Residences of the Royal House of Savoy entered the World Heritage List in 1997, a fertile year ...