IL CASO MORTIER C. BELGIQUE: LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO VERSO L’ELABORAZIONE DEL DIRITTO ALL’EUTANASIA? DIFFERENZE E SIMILITUDINI FRA ROMA E STRASBURGO

Il saggio analizza la sentenza Mortier c. Belgique, con la quale la Corte EDU ha ritenuto lesiva dell’art. 2 della Convenzione la legge belga che ammette l’eutanasia, poiché carente di un sistema di controllo idoneo a verificare, in modo imparziale, la correttezza della procedura atta a procurare la morte. I giudici europei sembrano avere sottovalutato, però, il dovere dello Stato di assicurare – in linea coi precedenti della stessa Corte – la piena autodeterminazione della persona che riceve l’atto eutanasico, soprattutto, se affetta da disturbi psichiatrici. In assenza di una tale garanzia,... Mehr ...

Verfasser: bucalo m. e.
Dokumenttyp: Artikel
Erscheinungsdatum: 2023
Verlag/Hrsg.: country:IT
Schlagwörter: fine vita - eutanasia - CEDU - Corte EDU - Corte costituzionale / Settore IUS/08 - Diritto Costituzionale
Sprache: Italian
Permalink: https://search.fid-benelux.de/Record/base-26951772
Datenquelle: BASE; Originalkatalog
Powered By: BASE
Link(s) : https://hdl.handle.net/10447/582090

Il saggio analizza la sentenza Mortier c. Belgique, con la quale la Corte EDU ha ritenuto lesiva dell’art. 2 della Convenzione la legge belga che ammette l’eutanasia, poiché carente di un sistema di controllo idoneo a verificare, in modo imparziale, la correttezza della procedura atta a procurare la morte. I giudici europei sembrano avere sottovalutato, però, il dovere dello Stato di assicurare – in linea coi precedenti della stessa Corte – la piena autodeterminazione della persona che riceve l’atto eutanasico, soprattutto, se affetta da disturbi psichiatrici. In assenza di una tale garanzia, infatti, il margine di apprezzamento dei legislatori nazionali potrebbe spingersi sino al punto da sancire l’esistenza di un nuovo diritto (non a una morte dignitosa, ma) all’eutanasia. L’analisi della pronuncia viene svolta anche alla luce di un confronto della sentenza della Corte costituzionale italiana sul “caso Cappato”, evidenziandone le similitudini ma anche le molte differenze. ; The essay analyzes the judgment of the European Court of Human Rights in the case of Mortier v. Belgium, with a violation of the art. 2 of the Convention in the Belgian law which admits euthanasia, since it lacks a control system capable of verifying, in an impartial way, the correctness of the procedure capable of causing death. However, the European judges seem to have underestimated the State's duty to ensure - in line with the precedents of the Court itself - the full self-determination of the person receiving the euthanasia act, especially if suffering from psychiatric disorders. In the absence of such a guarantee, in fact, the margin of appreciation of national legislators could go so far as to sanction the existence of a new right (not to a dignified death, but) to euthanasia. The analysis is also carried out through a comparison with the sentence of the Italian Constitutional Court on the "Cappato case", highlighting the similarities but also the many differences.